Udienza del Gran Maestro al Corpo diplomatico: le crisi umanitarie e l’azione del Sovrano Ordine di Malta nel mondo
Al centro dell’incontro la preoccupazione per i recenti episodi di violenza a Parigi e in Nigeria e per le gravissime crisi umanitarie a livello internazionale
Si è svolta oggi a Roma nella Villa Magistrale del Sovrano Ordine di Malta l’udienza del Gran Maestro Fra’Matthew Festing con gli ambasciatori dei Paesi con cui l’Ordine intrattiene relazioni diplomatiche bilaterali (105). In occasione del tradizionale scambio d’auguri di inizio anno, il Gran Maestro si è soffermato sui tragici eventi che hanno segnato questi ultimi giorni: gli attentati a Parigi che hanno colpito il cuore della libertà d’espressione e le drammatiche notizie provenienti dalla Nigeria con l’uccisione di centinaia e centinaia di persone.
“Il Sovrano Ordine di Malta condanna con forza ogni forma di violenza, fisica, psicologica e morale, e riafferma con vigore il suo impegno contro ogni espressione di intolleranza e di violenza perpetrata nel nome della religione” ha dichiarato Fra’ Matthew Festing, sottolineando le grandi sfide che la diplomazia internazionale è chiamata ad affrontare in un periodo storico caratterizzato da violenti conflitti in varie parti del mondo, le cui vittime sono in maggioranza civili, molte donne e bambini.
“Durante la Grande Guerra, vi fu un olocausto di soldati, oggi invece, le vittime delle guerre regionali sono donne e bambini.Malgrado la dichiarazione dei diritti dell’uomo sia stata proclamata da molto tempo, il XXI secolo si è avviato lungo una china pericolosa, aprendo le porte a nuove forme indiscriminate di atti barbarici” ha dichiarato il Gran Maestro.
Fra’ Matthew Festing ha espresso preoccupazione per la persecuzione delle minoranze etniche e religiose nei paesi del Medioriente coinvolti nelle guerre e nelle violenze perpetrate dai miliziani del cosiddetto Stato Islamico e si è soffermato sulla necessità imperante di riaffermare con forza i principi delle leggi umanitarie frutto di accordi ratificati dalla comunità internazionale. La missione dell’Ordine, ha spiegato, consiste nel continuare la sua opera di assistenza senza distinzione di origine, religione o razza.
Fra’ Matthew Festing ha fatto il punto sull’azione dell’Ordine di Malta in Iraq e in Siria dove l’Agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta, Malteser International, gestisce numerosi progetti per prestare soccorso e assistenza medica alla popolazione. Il Gran Maestro ha illustrato le attività dell’Ordine anche nei paesi limitrofi facendo cenno alle ripercussioni dei conflitti sul Mediterraneo, i cui fondali sono diventati un cimitero di massa alimentato dal sempre più prosperoso traffico di essere umani. Nell’isola siciliana di Lampedusa, ma anche a bordo delle motovedette che gestiscono i delicati salvataggi in mare, il personale specializzato del Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta è operativo 24 ore al giorno. L’operazione Mare Nostrum è stata sostituita dall’iniziativa europea Triton. “Cambiano le modalità di intervento ma non viene meno la presenza e l’impegno dell’Ordine di Malta” in una delle frontiere più problematiche del nostro tempo.
Nel corso dell’udienza il Gran Maestro ha ricordato l’impegno dell’Ordine di Malta nell’assistenza ai rifugiati e agli immigrati in molti paesi europei e nei confronti dei bisognosi che vivono ai margini della società: “L’Ordine accoglie pienamente il recente invito di Papa Francesco di “sporcarsi le mani” con la fragilità dei nostri fratelli nelle periferie abbandonate del nostro mondo” ha detto Fra’ Matthew Festing, sottolineando lo stretto legame millenario che lega l’Ordine di Malta alla Chiesa di Roma.