Ordine di Malta, in 4.000 a Roma da tutto il mondo per festeggiare 900 anni di storia. Sabato l’incontro con il Papa
È del 15 febbraio 1113 la Bolla Papale di Pasquale II che definisce i fondamenti dell’Ordine
Jean-Pierre Mazery (Gran Cancelliere): “In oltre nove secoli di storia abbiamo giocato un ruolo importante in innumerevoli eventi, spesso drammatici. Ma oggi, oltre a celebrare la nostra storia, guardiamo al presente e al futuro, rimanendo fedeli ad una antica missione di servizio ai poveri e ai sofferenti in ogni continente”. I programmi e gli interventi di assistenza medica, sociale e umanitaria sono oggi sviluppati in 120 Paesi.
Prende il via domani a Roma la settimana di celebrazioni del Sovrano Ordine di Malta per il novecentesimo anniversario della bolla di Papa Pasquale II Pie Postulatio Voluntatis del 15 febbraio 1113, che poneva l’Ordine sotto la protezione della Santa Sede, formalizzandone l’identità spirituale e istituzionale. Attesi a Roma oltre 4.000 membri e volontari dell’Ordine provenienti da ogni parte del mondo: il 9 febbraio incontreranno Papa Benedetto XVI, al termine della messa celebrata dal Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone nella Basilica di San Pietro.
“Siamo ben consapevoli – spiega Jean-Pierre Mazery, Capo dell’Esecutivo e Ministro Affari Esteri del Sovrano Ordine di Malta – della nostra missione e delle nostre responsabilità nella Chiesa e nel mondo, secondo i principi ispiratori dell’Ordine di testimonianza della fede e di servizio ai poveri e ai sofferenti, senza distinzione di religione, razza e provenienza. Nel corso di oltre nove secoli di storia abbiamo giocato un ruolo importante in innumerevoli eventi, spesso drammatici. Ma oggi, oltre a celebrare la nostra storia, guardiamo al presente e al futuro. I nostri progetti umanitari e di assistenza medico-sociale vanno incontro ogni giorno alle necessità di uomini e donne coinvolti in guerre, calamità, epidemie e aiutano coloro che sono provati dal sottosviluppo e dalla povertà, anche in Occidente, a seguito dell’ultima crisi finanziaria. Dovunque operiamo siamo costruttori di pace. Penso ai 10 centri medici che gestiamo in Libano in collaborazione con altre confessioni religiose o ancora all’Ospedale della Maternità di Betlemme, dove dal 1990 sono nati più di 57.000 bambini”.
Sul piano operativo l’Ordine di Malta è oggi nel 21° secolo una rete globale, complessa ed articolata di intervento e di assistenza medica, sociale ed umanitaria, costituita da 13.500 membri, 80.000 volontari e oltre 25.000 medici, infermieri e ausiliari paramedici. L’Ordine di Malta sostiene o gestisce direttamente 20 ospedali, migliaia di centri medici, 33 corpi di volontari, 110 case di riposo per anziani. I programmi sono oggi sviluppati in 120 Paesi del mondo e condotti in autonomia, oppure nel quadro di accordi con governi ed agenzie internazionali. Attualmente l’Ordine ha rapporti diplomatici bilaterali con 104 Stati.
La Bolla Papale Pie Postulatio Voluntatis
“È grazie a questo Privilegio Solenne concesso da Papa Pasquale II, conservato negli archivi nazionali di Malta – continua Mazery – che il Sovrano Ordine di Malta è da 900 anni un ordine religioso laicale. Questo documento ha posto gli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme sotto la protezione della Chiesa, garantendogli il diritto di eleggere liberamente i suoi vertici. La Bolla attesta inoltre l’identità del nostro fondatore, il Beato Gerardo, e l’originalità della sua opera, portata avanti insieme a un gruppo di frati professi, che si vedono riconosciuto il diritto di assicurare liberamente la continuazione dell’opera, eleggendo un successore del frate Gerardo. In questo modo già allora ha trovato prima espressione il principio dell’indipendenza dell’Ordine in relazione a qualunque autorità laica o religiosa. L’opera stessa viene definita molto chiaramente dalla Bolla: si tratta dell’hospitalitas offerta ai pellegrini e ai poveri. Il documento testimonia infine che il campo d’azione della nuova confraternità non si limita all’Ospedale di Gerusalemme: esistono già o saranno create opere simili in tutta la cristianità, a sostegno e a diffusione dell’opera originaria”.
Gli interventi medico-umanitari nel mondo
L’attività di soccorso d’urgenza in caso di catastrofi naturali e di conflitti armati, caratterizzata dall’assistenza medica alle vittime e ai profughi e dalla distribuzione di medicine, acqua e generi di prima necessità, rappresenta un aspetto importante dell’azione umanitaria dell’Ordine di Malta. Il Malteser International – la speciale agenzia per gli aiuti umanitari dell’Ordine di Malta – è attualmente impegnata nella realizzazione di 200 programmi e interventi umanitari in oltre 20 Paesi in Africa, Asia, Americhe. “Grazie alla nostra posizione neutrale, imparziale e apolitica – sottolinea Albrecht Boeselager, Ministro della Salute e Cooperazione Internazionale dell’Ordine – l’Ordine di Malta riesce ad intervenire anche in aree di crisi, dove praticamente nessun altro ha accesso, diventando partner credibile per tutte le parti in conflitto. Elemento questo di fondamentale importanza per alleviare le conseguenze dei conflitti armati sulle popolazioni locali inermi. In passato il 90% di vittime delle guerre erano soldati, oggi il 90% delle vittime sono civili”.
Fra i diversi teatri di emergenze umanitarie, nella Repubblica Democratica del Congo l’Ordine di Malta assicura assistenza medica, psicologica e sociale alle numerose vittime di aggressioni sessuali e garantisce l’accesso all’acqua potabile e ai centri sanitari. In Siria, a seguito della recente escalation di violenze, che ha creato quasi 4 milioni di rifugiati, il Malteser International lavora in collaborazione con le ONG locali, distribuendo aiuti di emergenza a migliaia di rifugiati, anche ai confini con la Turchia e il Libano. Inoltre il centro medico di Khaldieh in Libano continua a fornire alle famiglie siriane cure mediche gratuite.
“Per venire incontro ai bisogni emergenti delle persone dimenticate – conclude Boeselager – l’Ordine di Malta ha lanciato recentemente The Global Fund for Forgotten People. Si tratta di un’iniziativa per la raccolta di fondi a beneficio delle persone senza risorse, senza reti di assistenza e senza diritti, non solo nei paesi sottosviluppati, ma anche in quelli sviluppati. Grazie a queste risorse l’Ordine svilupperà progetti in luoghi dove i bisogni sono spesso drammatici. È sconvolgente rendersi conto come ci siano ancora così tante persone che il mondo ha dimenticato, spesso vicino a noi”.
In Italia l’Ordine di Malta è da sempre attivo anche in servizi di emergenza e di protezione civile, attraverso il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM) formato da oltre 3500 volontari, diretti da Mauro Casinghini. Tra gli ultimi interventi del CISOM, quelli a seguito dei terremoti in Abruzzo e in Emilia Romagna, dove ha gestito servizi di primo soccorso e tendopoli. Il personale medico dell’Ordine di Malta ha operato inoltre dal 2008 al 2012 sulle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza in soccorso dei migliaia di migranti che hanno attraversano lo stretto di Sicilia.