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Visita ricca di incontri e prospettive per le attività dell’Ordine di Malta in Uganda e Sud Sudan

Visita ricca di incontri e prospettive per le attività dell’Ordine di Malta in Uganda e Sud Sudan
28/11/2023

Si è conclusa la visita di una settimana in Uganda e Sud Sudan di una delegazione dell’Ordine di Malta guidata dal Grande Ospedaliere, Fra’ Alessandro de Franciscis. Organizzato per visitare alcuni fra i progetti più importanti sviluppati in questi due paesi dall’Ordine di Malta, il viaggio, – dal 16 al 23 novembre – era volto anche a rafforzare i legami diplomatici ed istituzionali, nonché ad individuare possibili aree di intervento per future attività umanitarie. Il Malteser International (MI), l’agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta, porta avanti da quasi un trentennio numerosi progetti medici, sociali e di sviluppo agricolo ecosostenibile, in questi due paesi dell’Africa centro-orientale

A Kampala, capitale dell’Uganda, il Grande Ospedaliere ha avuto un colloquio con la ministra della Salute, Jane Ruth Aceng, con la quale ha approfondito il lavoro svolto nel Paese dall’Ordine di Malta e vagliato le prospettive della futura collaborazione in campo medico ed umanitario. Lieta di aver conosciuto di persona alti rappresentanti dell’Ordine di Malta, la ministra ha affermato “che dà particolare conforto sapere che la vostra organizzazione si basa sulla fede cristiana”. Dal canto suo il Grande Ospedaliere le ha consegnato una lettera da parte del Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta, Riccardo Paternò di Montecupo, nella quale si auspica di riprendere il dialogo in vista della possibile apertura di relazioni diplomatiche con l’Uganda. Lo stesso giorno, il 17 novembre, Fra’ Alessandro de Franciscis ha incontrato il Nunzio apostolico in Uganda, Mons. Luigi Bianco, venuto a visitare la sede di Malteser International e ad incontrare staff e volontari.

La delegazione – composta dai presidenti di 3 diverse Associazioni dell’Ordine di Malta, Erich Lobkowicz, Presidente dell’Associazione tedesca, Joris Voorst von Voorst, Presidente dell’Associazione dei Paesi Bassi, Desiree Jebsen, Presidente dell’Associazione di Honk Kong, dal presidente del Malteser Hilfsdienst, Georg Khevenhüller, dal segretario generale di Malteser International, Clemens Mirbach-Harff e da Roland Hansen, responsabile Africa per MI – ha poi iniziato un intenso tour attraverso i principali progetti dell’Ordine di Malta, prima in Uganda poi in Sud Sudan.

A Kampala la delegazione ha visitato la Mapeera Bakateyamba Home, un ricovero che ospita diversi bambini ma anche anziani indigenti e malati, e altri bisognosi ai margini della società. È stata poi la volta del Suubi Rehabilitation Center, un centro di riabilitazione per madri con bambini gravemente disabili. Inaugurato nel 2017, il centro assiste attualmente 49 bambini e punta ad un’ulteriore espansione.

La delegazione ha poi visitato l’Istituto di formazione St. Michael Lubaga, dell’Ospedale di Kampala, con cui il Malteser International collabora da diversi anni. Questo ospita 108 giovani che studiano per diventare infermieri, ostetriche, tecnici di laboratorio. Qui è stato costruito, con materiali ecosostenibili, un nuovo dormitorio destinato alle studentesse. La delegazione ha anche assistito ad una impeccabile esercitazione di pronto intervento con la simulazione di un incidente stradale ed il soccorso dei feriti.

Particolarmente toccante la visita al campo profughi Rhino Camp, nel Nord dell’Uganda, che ospita quasi 150mila profughi sud sudanesi (secondo l’UNHCR), di cui l’80% sono donne e bambini. Qui Malteser International fornisce acqua potabile attraverso lo scavo e installazione di pozzi e promuove misure igieniche per ridurre la diffusione di malattie, in particolare il colera. L’agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta fornisce anche sementi per colture e ortaggi, attrezzi agricoli e per la pesca e incentiva la formazione di nuove tecniche agricole. Grazie a questo progetto sono stati piantati 42.146 alberi da frutto negli ultimi 3 anni per sostenere 4.000 famiglie.

Nel 2022 il Malteser International ha anche completato la costruzione di edifici scolastici a bassa produzione di CO2 utilizzando la paglia di riso ipercompressa, prodotta nel Nord Uganda, invece dei mattoni prodotti con l’argilla locale cotta con i carboni frutto della combustione degli alberi. Ciò include la costruzione di tre aule per una scuola superiore nell’insediamento dei rifugiati di Rhino e la creazione di cinque edifici presso la Scuola Tecnica Professionale di Omugo, con relativo equipaggiamento. Qui anche i rifugiati hanno accesso all’istruzione.
Giunta nel Sud Sudan la delegazione ha fatto visita a Yei ai reparti di isolamento e terapia neonatale realizzati con l’aiuto di Malteser International nel locale Ospedale pubblico e ha fatto visita al County Commissioner per uno scambio di informazioni sulle esigenze di questa parte poverissima del Paese.

A Giuba, capitale del Sud Sudan, la delegazione dell’Ordine di Malta ha incontrato il chargé d’affaires dell’Ambasciata tedesca, Björn Niere, con il quale sono state esaminate alcune ipotesi di collaborazione. Il Grande Ospedaliere ha poi visitato una scuola primaria alla periferia di Giuba, dove viene anche distribuito un pasto caldo ai bambini, per loro l’unico al giorno, e un centro di formazione agricolo sulle rive del Nilo.

Successivamente la delegazione ha potuto vedere dal vivo i progetti del Malteser International indirizzati allo sviluppo dei programmi WASH, per l’approvvigionamento di acqua e il conseguente miglioramento dei servizi igienico-sanitari nonché al riutilizzo per irrigazione di acque di scarico, come la Grey Water Tower, realizzata in collaborazione con la Cooperazione tedesca. Un altro progetto, nato in ambito salesiano, riguarda infine una cooperativa di donne che mira al benessere delle stesse in ambito sociale e professionale insegnando la preparazione e la cottura del pane e l’avviamento alla gestione in cooperativa di panetterie.

La sera nel corso di un incontro conviviale la delegazione ha accolto una serie di Diplomatici ed esponenti politici di Governo per ascoltare e scambiare esperienze, proposte e punti di vista. Tra questi il Ministro per la Pace del Governo del Sud Sudan, gli Ambasciatori di Gran Bretagna, Paesi Bassi e Unione Europea, dirigenti di Croce Rossa Internazionale e di alcune Agenzie delle Nazioni Unite.

La missione si è conclusa il 22 novembre con una colazione presso la residenza dell’Ambasciatore degli Stati Uniti d’America Michael J. Adler, con la partecipazione dei Funzionari in materia di cooperazione umanitaria e sanitaria del Governo USA operanti in Sud Sudan per un proficuo scambio di idee su possibili future collaborazioni.