Il Gran Maestro Fra’ Matthew Festing ha ricevuto il Presidente della Repubblica Ceca e Presidente di turno dell’Unione Europea, Václav Klaus nella Villa Magistrale dell’Ordine di Malta a Roma.
La crisi economica mondiale, la presidenza Ceca dell’Unione Europea, le attività medico sociali sviluppate dal Maltezska Pomoc, il servizio ospedaliero dell’Ordine nella Repubblica Ceca e la possibilità di interventi congiunti nei paesi in via di sviluppo sono stati gli argomenti al centro dei colloqui.
Nel suo discorso il Presidente Klaus ha voluto sottolineare il percorso storico congiunto e l’importanza rivestita per la Repubblica Ceca dal Gran Priorato di Boemia dell’Ordine nel corso dei suoi 850 anni di storia. “Le attività del Sovrano Militare Ordine di Malta si sono in passato, e nuovamente negli ultimi anni, sviluppate anche nel mio paese – la Repubblica Ceca. Molte cose sono cambiate dalla nascita dell’Ordine quasi un millennio fa, ma molto della visione originaria, delle idee e degli obiettivi dell’Ordine restano appropriati oggi, non meno di 1000 anni fa”. Il Gran Priorato di Boemia dell’Ordine di Malta – ha proseguito – “esiste in pratica continuativamente dal 12° secolo. Esso non è mai stato abolito, né è stato mai oggetto di secolarizzazione: caso unico nel suo genere. I membri dell’Ordine, tuttavia, sono stati spesso perseguitati e, nel secolo scorso, i regimi nazista e quello comunista hanno vietato le loro attività. Grazie al coraggio personale e alla devozione dei suoi membri – ha concluso il Presidente Klaus – l’Ordine è stato in grado di conservare il senso della sua esistenza e, dopo la caduta del comunismo, è stato in grado di riavviare le proprie attività”.
“Signor Presidente, sono convinto che le radici cristiane d’Europa siano fonte di stabilità” – ha affermato il Gran Maestro. “Sono convinto che la lotta per la libertà e la dignità dell’essere umano (che è stata la vostra lotta e la vostra vittoria contro il fascismo ed il comunismo), per la libertà di pensiero e di religione, è la nostra grande sfida in Europa. Abbiamo bisogno di una libera economia di mercato, che comprenda solidarietà per i poveri, per i malati, per le persone più deboli e più vulnerabili”.