Timor Est, uno dei Paesi più poveri dell’Asia, non possiede infrastrutture né risorse necessarie per fare fronte alle esigenze di assistenza sanitaria della popolazione. Il Paese deve ancora riprendersi dalla guerra civile che lo ha colpito negli ultimi anni. Metà della popolazione vive inoltre al di sotto della soglia di povertà e percepisce un salario inferiore al reddito minimo di sussistenza. Anche la sanità e l’istruzione sono largamente insufficienti.
Nel tentativo di ridurre alcuni dei problemi che affliggono la popolazione di Timor Est, l’Associazione australiana dell’Ordine di Malta, in collaborazione con l’Ambasciata dell’Ordine nel Paese, ha scelto proprio Timor Est come obiettivo dei suoi progetti umanitari internazionali.
Il Servizio nazionale di ambulanze di Timor Est è privo delle risorse necessarie: dispone una ambulanza ogni 50.000 persone, senza considerare che la maggior parte delle vetture è inutilizzabile. L’Ordine di Malta ha siglato un Memorandum d’intesa con il Ministero della Sanità grazie al quale ha messo a disposizione consulenti esperti che hanno affiancato il Ministero nella completa ristrutturazione di questo servizio. L’Ordine si è inoltre adoperato per permettere a meccanici qualificati di recarsi a Timor Est per riparare i vecchi veicoli ancora idonei all’uso e, allo stesso tempo, fornire una formazione adeguata per i meccanici locali perché questi possano continuare il programma avviato per la manutenzione dei veicoli. Infine, ha donato al Servizio un’ambulanza completamente attrezzata.
Sempre in collaborazione con il Ministero della Sanità, l’Ordine di Malta ha organizzato la prima formazione di personale qualificato addetto al servizio di soccorso, certificata e riconosciuta a livello nazionale. Nel 2012 questo progetto ha visto la partecipazione di 40 persone, tra cui operatori di ambulanza, infermieri, ostetriche, personale di polizia, insegnanti e amministratori distrettuali, che hanno portato a termine con successo il programma di formazione della durata di tre giorni in materia di primo soccorso. La formazione è attualmente inserita come parte integrante del programma nazionale per poter ottenere il brevetto di operatore di ambulanza e prepara i partecipanti a poter intervenire praticando il primo soccorso.
Programma di aiuto agli orfani
Timor Est ha un elevato numero di orfani e non possiede un idoneo sistema di assistenza che possa garantire loro un sostegno adeguato. Visto l’alto tasso di mortalità delle madri al momento del parto e la diffusa povertà che impedisce alle famiglie di adottare dei bambini, gli orfanotrofi costituiscono un pilastro fondamentale della società. L’Ordine di Malta ha “adottato” l’orfanotrofio delle Suore Carmelitane nella città di Mauraba e, con l’aiuto dei volontari australiani, ha ricostruito alcuni ambienti della struttura, come i bagni e la lavanderia, che versavano in condizioni disastrose.
Oltre a queste attività, l’Ordine di Malta sta partecipando alla costruzione di un Centro per giovani donne e di un Centro di aggregazione sociale nella capitale Dili. Questi edifici potranno anche essere utilizzati come alloggi per gli orfani che non possono più essere accolti nell’orfanotrofio di Maubara visto il superamento del limite di età consentita e che desiderano proseguire gli studi superiori o iscriversi all’università. Al fine di fornire assistenza per l’istruzione di questi ultimi, l’Ordine ha avviato un programma per la concessione di Borse di studio che prevede la copertura delle spese di alloggio e delle tasse scolastiche per le ragazze che vi prenderanno parte. La first lady di Timor Est, Isabel Ferreira, ha accettato di essere la testimonial di questo programma.
A partire dalla dichiarazione di indipendenza del Paese, avvenuta nel 2002, l’Ordine di Malta ha avviato numerose iniziative all’interno di questo paese. L’Ambasciata dell’Ordine si è impegnata a fornire sostegno alle infrastrutture mediche dell’isola attraverso progetti come il finanziamento per la costruzione di una clinica per malati di tubercolosi a Venilale e di una clinica ginecologica e ostetrica a Malabe, così come attraverso la donazione al Ministero della Sanità di un container di attrezzature ostetriche per l’ospedale di Baucau.