L’Ospedale della Sacra Famiglia a Betlemme, gestito dall’Ordine di Malta dal 1990, è l’unica struttura medica della Cisgiordania ad offrire un reparto di neonatologia intensiva dove i bambini nati prematuri, addirittura di 23 settimane, o con problemi congeniti, possono essere curati con le migliori e più moderne terapie.
Qui le famiglie dei neonati vengono seguite da personale specializzato che accompagna i genitori ad affrontare un percorso a volte molto lungo e dagli esiti incerti. “L’aspetto più difficile del nostro lavoro riguarda la preoccupazione e la paura che qualcosa possa accadere ai nostri piccoli bambini” racconta Ishraf, una delle infermiere del reparto intensivo di neonatologia. “La parte più delicata – aggiunge – riguarda il rapporto con i genitori del neonato, il nostro compito è di rassicurarli e confortarli anche se dentro di noi siamo molto preoccupate”.
È il caso Ayla, Alma e Lea, tre gemelle nate prematuramente lo scorso maggio. Alla nascita pesavano meno di due kg ciascuna. I genitori, entrambi professionisti all’università palestinese di Hebron, erano terrorizzati anche solo a tenerle in braccio, talmente piccole e fragili erano. La paura di affezionarsi e poi di perderle li aveva resi incapaci di interagire con le bimbe, per questo un team specializzato di assistenti sociali e psicologi è intervenuto per dare il sostegno emotivo necessario per creare il legame con le piccole.
“Il momento più bello è quando finalmente i dottori informano i genitori che i loro figli stanno bene e saranno dimessi dall’ospedale. Nessuno può immaginare la gioia che leggiamo negli occhi di questi genitori e siamo fortunati di poter condividere con loro questa felicità, che diventa anche la nostra!” ci racconta un’altra infermiera dell’ospedale.
È proprio questo il caso delle tre gemelle nate premature: due sono state dimesse a luglio, la terza ad agosto. Ora sono a casa con i loro genitori. Ma il lavoro del reparto di neonatologia intensiva non si ferma, pronta ad accogliere altri bambini bisognosi di cure e assistenza.
Con un tasso di mortalità inferiore all’1 per cento, nel 2019 sono 4.700 i bambini nati nell’ospedale che opera a Betlemme a 700 metri dalla Basilica della Natività.