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Nata all’Ospedale della Sacra Famiglia a sole 27 settimane, la piccola Lilian è stata finalmente dimessa

La bambina era risultata positiva ed è stata accudita da un team specializzato
Nata all’Ospedale della Sacra Famiglia a sole 27 settimane, la piccola Lilian è stata finalmente dimessa
12/04/2021

Dopo 106 giorni passati nell’Unità di terapia intensiva neonatale, la piccola Lilian, nata il 20 dicembre 2020, è stata dimessa dall’Ospedale della Sacra Famiglia, gestito dall’Ordine di Malta a Betlemme. Lilian è nata alle 27esima settimana di gravidanza, quando pesava solo 500 grammi. È stata curata nell’Unità di terapia intensiva neonatale dell’Ospedale, l’unica in tutta la regione, dove nel corso delle settimane è riuscita ad acquistare forza e a crescere grazie alle cure del personale ospedaliero.

Sottoposta al test per il Covid-19, la neonata era risultata positiva ed era stata subito isolata in un reparto speciale, dove è stata seguita da un team dedicato per tutti i 14 giorni dell’isolamento, al termine dei quali è risultata negativa. L’adozione di misure estreme e l’uso accorto dei dispositivi di protezione individuale hanno impedito la trasmissione del virus al personale o agli altri neonati. Fortunatamente l’infezione non ha compromesso la lenta ripresa della piccola Lilian che ha potuto finalmente lasciare l’ospedale il 5 aprile. “Essere incinta durante la pandemia di Covid 19 è una vera sfida. Se si aggiunge che la bambina è nata estremamente prematura, noi eravamo molto preoccupati. Tutta la mia gravidanza e i tre mesi di ricovero di Lilian nell’unità di terapia intensiva neonatale sono stati i giorni più difficili di tutta la mia vita”, ha detto la madre della neonata. “Sono molto grata all’Ospedale della Sacra Famiglia per le cure mediche, il sostegno economico e l’aiuto psicologico che io e mio figlia abbiamo ricevuto, soprattutto in questo momento”, ha concluso la mamma di Lilian.

Come ha spiegato il dottor Saba Abu Farha, medico dell’Ospedale della Sacra Famiglia, il piano di emergenza attuato dopo l’inizio della pandemia comprende la formazione del personale all’uso dei dispositivi di protezione individuale, la cura dei pazienti con sospetta infezione e le modalità per far nascere un bambino contagiato. Inoltre, all’ingresso dell’ospedale è stata allestita una sala per il triage, così da esaminare ogni singola persona che entra in ospedale, anche lo stesso personale, ed è stata creata un’apposita stanza isolata per visitare tutti i pazienti che presentano i sintomi dell’infezione.