Il morbo di Hansen, più comunemente noto come lebbra, esiste ancora e semina sofferenza, esclusione sociale e morte in oltre 150 paesi. Per questa ragione, oggi come nel passato, è assolutamente necessario continuare a combattere questa malattia e i pregiudizi che la circondano.
Il 24, 25 e 26 gennaio si celebra la 67esima Giornata Mondiale dei malati di lebbra: un’occasione importante per aiutare più di 3 milioni di persone (secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità) che nel mondo sono ancora portatori di handicap causati da questa malattia della miseria che “lecca la pelle e morde i nervi”. E ogni anno vengono rilevati oltre 200.000 nuovi casi. Il morbo di Hansen colpisce popolazioni isolate o lontane dalle strutture sanitarie. Stigmatizzati, i lebbrosi soffrono di questa malattia ma anche dell’esclusione che ne deriva.
La lebbra attacca principalmente la pelle, gli occhi e i nervi delle mani e dei piedi. Se non viene rilevata in tempo, rischia di trasformarsi in un handicap irreversibile. Per questo la diagnosi precoce è fondamentale, poiché aiuta a prevenire la diffusione della malattia nel corpo e nella società. Ogni anno circa 30mila persone sono curate.
Da decenni in prima linea per combattere questa battaglia, l’Ordine di Malta in Francia e la Fondazione Ciomal (Campagna internazionale dell’Ordine di Malta contro la lebbra), si mobilitano per non abbandonare al loro destino le popolazioni più povere del pianeta e, come ogni anno in occasione della Giornata Mondiale, lanciano una raccolta fondi per finanziare le proprie attività di diagnostica, cura, reinserimento dei pazienti guariti e formazione del personale medico. Le equipes di Ordre de Malte France sono presenti in 11 paesi e ogni anno circa 30mila persone vengono curate per la lebbra e le sue complicanze. Nell’ultimo mezzo secolo sono stati formati oltre 500 medici africani, francesi, vietnamiti e cambogiani.
In questi giorni i volontari di Ordre de Malte France saranno nelle strade e nelle piazze francesi per raccogliere fondi per attuare nuove campagne di sensibilizzazione e portare avanti la ricerca scientifica.
(È possibile anche dare il proprio contributo online: https://www.ordredemaltefrance.org/campagnes/journee-mondiale-des-lepreux.html )