Venerdì scorso, Malteser International ha annunciato che il suo Team medico d’emergenza (Emergency medical Team, Emt) ha ottenuto la certificazione dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
In seguito a una visita di verifica sul sito da parte di rappresentanti dell’OMS, giovedì 22 novembre 2018, il Team medico d’emergenza di Malteser International ha ricevuto il riconoscimento di “Emt” fisso di tipo 1.
In quanto Emt certificato presso l’OMS, Malteser International sarà d’ora in poi inserito nel registro globale dell’Organizzazione internazionale e potrà essere chiamato a rispondere a situazioni d’emergenza in tutto il mondo.
“Questo traguardo è il completamento ideale alla richiesta di classificazione avviata due anni e mezzo fa”, ha detto Oliver Hochedez, capo del Dipartimento d’aiuto d’emergenza di Malteser International. “Questo significa che d’ora in poi i nostri team possono essere operativi nell’arco delle 72 ore dal verificarsi di un disastro naturale o in caso di una grave epidemia o di un conflitto armato. La classificazione come ‘Emt di tipo 1’ significa che siamo attrezzati per avviare un’unità di cure sanitarie di base con una capacità di 100 pazienti al giorno”.
L’Emt di Malteser International consiste di un gruppo di professionisti della salute (medici, infermiere, levatrici e paramedici), di esperti in logistica ed esperti nel campo dell’acqua, dei servizi igienico-sanitari e dell’igiene. Il team può essere impiegato in missioni di supporto a breve termine ed è previsto che sia autosufficiente da un punto di vista logistico, in modo da non andare a gravare sul sistema nazionale del Paese colpito.
“Con la certificazione a Emt possiamo dare un contributo importante al rafforzamento del sistema di risposta alle emergenze delle Nazioni Unite”, ha detto Sid Peruvemba, direttore del Programma di Malteser International.
L’iniziativa degli Emt dell’OMS è stata introdotta nel 2016 al fine di stabilire degli standard minimi per i team medici di organizzazioni internazionali nell’insorgenza di emergenze improvvise, di sviluppare potenzialità e di rafforzare i sistemi sanitari coordinando la distribuzione di interventi qualitativamente garantiti.