La visita in occasione della ricorrenza di San Giovanni Battista, patrono del Sovrano Ordine di Malta
Si è svolta stamani nella Città del Vaticano l’udienza di Papa Francesco con il Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, Fra’ Matthew Festing.
Nel corso dell’incontro il Gran Maestro ha illustrato al Pontefice l’impegno dell’Ordine per aiutare i rifugiati e i migranti in varie parti del mondo, dal Medio Oriente all’Africa. Fra’ Matthew Festing ha fatto cenno ai numerosi progetti in corso finalizzati per prestare soccorso medico ai profughi in fuga da guerre, violenze e povertà, e anche ai progetti di sostegno sociale rivolti ai rifugiati nei paesi di destinazione, come Francia, Germania.
Papa Francesco ha ringraziato il Gran Maestro per le molteplici attività umanitarie e assistenziali rivolte ai migranti, con un riferimento anche all’impegno dimostrato di recente a Roma nella distribuzione di pasti ai migranti eritrei accolti nel centro Baobab.
Il Pontefice e il Gran Maestro hanno espresso la loro profonda preoccupazione per il crescente traffico di esseri umani nel Mediterraneo, di cui molti sono bambini non accompagnati . Fra’ Matthew Festing ha ricordato l’impegno dei medici dell’Ordine di Malta a bordo delle imbarcazioni della Marina Militare, della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza.
Durante l’incontro è stato inoltre fatto cenno alle iniziative di natura spirituale che caratterizzano la vita dell’Ordine come i pellegrinaggi e la formazione dei nuovi membri e i ritiri spirituali.
Al termine dell’incontro, sono stati ricevuti dal Papa anche il Gran Cancelliere del Sovrano Ordine di Malta, Albrecht Boeselager, e tutti i membri del Governo. Successivamente una parte della delegazione è stata ricevuta dal Segretario di Stato del Vaticano, il Cardinale Pietro Parolin.
L’incontro tra il Santo Padre e il Gran Maestro si è svolto nello studio privato del Pontefice. L’Udienza avviene come tradizione in occasione della festa del patrono del Sovrano Ordine di Malta, San Giovanni Battista, che si celebra il 24 giugno.
Foto: Osservatore Romano