In coordinamento con il ministero degli Affari Esteri, l’organizzazione albanese dell’Ordine di Malta è attivamente impegnata nell’assistenza ai rifugiati afgani dallo scorso agosto quando, dopo due decenni, le truppe americane hanno lasciato il Paese. Ad oggi 1.300 persone, tra cui molti bambini e anziani, hanno raggiunto l’Albania, dove il governo ha concesso loro la protezione temporanea, in linea con le iniziative adottate dagli Stati Uniti.
Le prime attività sono state avviate nel centro di accoglienza di Shengjin, nei pressi di Alessio, dove sono attualmente ospitati 937 rifugiati, ex collaboratori dell’amministrazione americana (altri 230 arriveranno nei prossimi giorni), tra cui circa 150 bambini. Il centro è sostenuto finanziariamente da diverse istituzioni, come ha spiegato l’ambasciatore dell’Ordine di Malta in Albania, Stefano Palumbo: “Una rete di fondazioni americane si coordina con Save the Children, Samaritan Purse, American Council e l’organizzazione albanese dell’Ordine di Malta. Il nostro corpo di primo soccorso è l’unica organizzazione di soccorso albanese che partecipa a questa rete, rendendoci tutti particolarmente orgogliosi del nostro lavoro sotto il simbolo della Croce a otto punte”.
L’organizzazione albanese dell’Ordine di Malta fornisce un servizio infermieristico in ambulatorio ogni giorno dalle 8 alle 19 e un servizio medico di emergenza online. “Ci sono state chieste in particolare visite oculistiche, ecografia per le donne in gravidanza e servizio di trasporto medico. Organizziamo anche eventi sportivi e attività ricreative per bambini”, ha detto Maranaj Marku, direttore dell’organizzazione albanese dell’Ordine di Malta.
Il secondo centro in cui l’organizzazione albanese dell’Ordine di Malta è attivamente impegnata è il centro di accoglienza di Kavaja (Durazzo), che ospita 150 rifugiati, tra cui 50 bambini e una giovane madre che ha partorito solo pochi giorni fa. Il centro è finanziato dall’Open Society Institute, e l’Ordine di Malta sostiene il personale medico fornendo materiale diagnostico, disinfettanti e dispositivi di protezione.
L’Ordine di Malta sta anche sostenendo un nuovo centro di accoglienza nei pressi di Pristina, in Kosovo, dove, grazie alla generosità del Malteser Hilfsdienst, ha consegnato 2.000 mascherine FFP2 e 500 test molecolari per il Covid. Il campo ospita circa 1.000 persone, tra cui circa 100 bambini e adolescenti. A differenza dei rifugiati presenti in Albania, queste persone non andranno necessariamente negli Stati Uniti, ma in diversi Paesi europei. Anche qui, l’ambasciata dell’Ordine di Malta in Albania e l’organizzazione dell’Ordine hanno dato vita a una partnership offrendo attività per bambini, dal momento che l’assistenza sanitaria e infermieristica è già ben supportata dalla stessa Nato.