Si è svolta a Roma lo scorso 5 dicembre, alla presenza del Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie, l’annuale Conferenza dal titolo Dal mondo per il mondo, divenuta una delle più significative occasioni di confronto sulle attività mediche e di soccorso umanitario internazionale svolte dall’Ordine di Malta.
Al centro dell’incontro: Libano, Congo, Est europeo. Un trittico di esempi eccellenti, selezionati dal lunghissimo elenco di progetti umanitari dell’Ordine di Malta. Promossa dal Gran Cancelliere Jean-Pierre Mazery e dal Grande Ospedaliere Albrecht von Boeselager, la conferenza – che si è svolta a Palazzo Marini, sala conferenze della Camera dei Deputati Italiana – ha visto la partecipazione del Corpo diplomatico accreditato presso l’Ordine di Malta, di alte personalità della Santa Sede, di rappresentanti delle Istituzioni italiane, oltre ai membri del Governo dell’Ordine e a numerosi suoi ambasciatori.
Il primo intervento ha affrontato la situazione nella terra dei cedri, una terra difficile dove guerre e violenze non hanno impedito all’Associazione libanese dell’Ordine – come descritto dal suo presidente Marwan Sehnaoui – di curare, nutrire, ospitare oltre 500mila profughi nei dieci centri gestiti dall’Ordine, molti dei quali hanno continuato ad operare sotto i bombardamenti e praticamente in condizioni da prima linea.
Il simposio si è poi concentrato sulla Repubblica Democratica del Congo, in cui l’Ambasciata e molteplici organizzazioni dell’Ordine curano le ferite della guerra civile ed un vasto spettro di malattie, che include addirittura nuovi focolai di peste. Spazio poi all’Europa centro-orientale, dove l’Ordine è attivo complessivamente in 13 Paesi, con iniziative che vanno dagli interventi di emergenza per le recenti alluvioni, ai servizi sociali a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, fino a progetti permanenti, come l’avveniristico centro per bambini disabili inaugurato in Polonia.
Nel programma dei lavori non è mancata un’analisi dettagliata delle attività dell’Ordine sul fronte della lotta alla lebbra: una sfida antica che l’Ordine continua ad attualizzare con impegno costante e terapie d’avanguardia come ha spiegato il Prof. Jean-Marie Decazes, docente di infettologia e malattie tropicali. Rosita MacHugh, dell’Associazione irlandese, ha proposto quindi un resoconto sulla tradizione ambulanziera dell’Ordine nell’isola di smeraldo.
Accenti di soddisfazione, infine, per un importante anniversario che riguarda la presenza dell’Ordine in Italia: i 130 anni di vita del Corpo Militare dell’Acismom, l’Associazione dei Cavalieri italiani dell’Ordine, inquadrato come unità ausiliaria dell’esercito e resosi più volte benemerito per l’assistenza umanitaria prodigata.
A conclusione dei lavori, il Grande Ospedaliere Albrecht von Boeselager ha offerto un aggiornamento a trecentosessanta gradi sulle ultime iniziative del Malteser International, il Corpo di Soccorso d’emergenza dell’Ordine di Malta.
PROGRAMMA
Indirizzo di saluto
Jean-Pierre Mazery, Gran Cancelliere
Di fronte ad una catastrofe umanitaria nelle zone di guerra del Libano
Marwan Sehnaoui, Presidente Associazione Libanese
Dopo la cortina di ferro: sviluppo delle attività socio-umanitarie dell’Ordine nel Centro ed Est Europa
Jiri Lobkowicz, Presidente del Servizio di Soccorso dell’Ordine nella Repubblica Ceca
In aiuto di un paese devastato dalla guerra civile. Proiezione del film A better Congo
Geoffroy de Liedekerke, Ambasciatore dell’Ordine di Malta nella Repubblica Democratica del Congo
Le ambulanze dell’Ordine di Malta: la maggiore organizzazione di pronto soccorso in Irlanda
Rosita MacHugh, Associazione Irlandese
Gli Ospitalieri e la lebbra: una sfida lunga secoli
Jean-Marie Decazes, Professore di Infettologia e Malattie tropicali, Membro di Ordre de Malte-France e CIOMAL
Interventi sanitari in guerra e in pace: il Corpo Militare dell’Associazione Italiana compie 130 anni. Proiezione del film Moderni per tradizione
Fausto Solaro del Borgo, Presidente Associazione Italiana
Solidarietà senza frontiere: gli ultimi interventi umanitari del Malteser International
Albrecht von Boeselager, Grande Ospedaliere