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La storia delle monete dell’Ordine in mostra a Villa Niscemi a Palermo

La storia delle monete dell’Ordine in mostra a Villa Niscemi a Palermo
07/04/2001

E’ stata inaugurata a Palermo, nella cornice di Villa Niscemi, una mostra che ripercorre la storia delle monete, dei francobolli e delle decorazioni dell’Ordine di Malta. L’esposizione “Lungo la via della Filermosa”, di cui è stato pubblicato un catalogo, allestita sotto l’Alto Patronato del Gran Magistero dell’Ordine e con il Patrocinio del Presidente dell’Assemblea regionale della Sicilia, è stata organizzata dalla Fondazione Melitense “Donna Maria Marullo di Condojanni” con la partecipazione dell’Associazione dei Cavalieri Italiani dell’Ordine e del Gran Priorato di Napoli e Sicilia.

Presente all’inaugurazione il Gran Cancelliere dell’Ordine, Conte Carlo Marullo di Condojanni, fra’ John Critien, uno dei più celebrati collezionisti delle monete dell’Ordine e il Commissario straordinario del Comune di Palermo, Guglielmo Serio a cui è stata consegnata la decorazione di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito Melitense.

Le collezioni presenti ripercorrono le tappe della storia dei Gran Maestri, delle battaglie dei Cavalieri, ma intendono anche testimoniare l’impegno umanitario e religioso che l’Ordine ha sempre perseguito sin dalla sua nascita, nel 1099. La presidente della Fondazione Melitense, donna Elisabetta Marullo, afferma che “l’esposizione celebra, oltre alla gloria militare, la sua azione caritativa ed ospedaliera, dimostrata anche dalla documentazione raccolta, dalla quale emerge l’aderenza a due carismi fondamentali, la difesa della fede e l’aiuto ai bisognosi”.

La sezione più ampia della mostra è dedicata alla monetazione, ma numerose sono anche le emissioni di francobolli che dalla prima, nel 1966, ad oggi raffigurano i Santi dell’Ordine, le ricorrenze natalizie e la festa del patrono San Giovanni.

L’esposizione è completata dalla collezione di decorazioni che, oltre a rappresentare un elemento importante della raccolta, testimonia i rapporti che l’Ordine ha intrecciato negli anni con le istituzioni e con la Chiesa.