Ci sono anziani che si rivolgono agli avvocati volontari per la pensione d’invalidità; genitori di ragazzi con problemi psichici che chiedono assistenza psicologica; disoccupati che cercano un aiuto per pagare bollette scadute di luce e gas e rette d’asilo; ragazze madri che ritirano il pacco con pannolini e omogeneizzati: centinaia di poveri, al 90% italiani indigenti ed una minoranza di stranieri, vengono assistiti ogni anno nei dieci centri sociali e nei quattro consultori familiari aperti da più di vent’anni dal Gran Priorato di Roma e gestiti da membri dell’Ordine di Malta e volontari in varie parrocchie della capitale.

La distribuzione di medicinali, vestiario e di generi alimentari non deperibili viene resa possibile sia dalle donazioni individuali sia dalla disponibilità di sponsor e supermercati che donano partite di viveri ai centri dell’Ordine. Sono stati i grandi sponsor a render possibile tra l’altro l’invio in Abruzzo nel 2009 – che proseguirà fino al giugno 2010 – di tonnellate di cibo distribuite dai parroci dei comuni colpiti dal terremoto del 6 aprile.

Ma sono soprattutto i consultori ad essere diventati nel corso degli anni punti di riferimento per i più disagiati in diversi quartieri di Roma: essi hanno offerto un prezioso ausilio legale in casi di sfratti, maltrattamenti familiari, richieste di accompagnamento ad anziani invalidi e donne che non potevano permettersi l’aiuto di un avvocato o di uno psichiatra. Oltre ad aver sbloccato numerose pratiche burocratiche e cause penali, negli ultimi anni i volontari – tra i quali numerosi medici – hanno avviato anche un servizio di assistenza domiciliare per anziani malati e soli, i più emarginati tra le categorie a rischio assistite dall’Ordine di Malta.