Più di 33 milioni di persone sono state colpite dal monsone in Pakistan, dopo il livello epocale raggiunto da piogge e inondazioni negli ultimi mesi. La catastrofe climatica ha ucciso più di 1.000 persone, e molte di più sono rimaste ferite.
Le squadre di Malteser International sono al lavoro, fornendo fondi per i primi interventi di soccorso di emergenza. “La situazione nelle aree interessate, come nella provincia del Sindh, è devastante. Le forti piogge sono iniziate a giugno e ora c’è il rischio che possiano scoppiare malattie come il colera. Insieme al nostro partner, invieremo squadre mediche mobili nelle regioni più colpite per scongiurare la diffusione di epidemie. Distribuiremo anche tende, medicinali e denaro a 6.000 famiglie particolarmente vulnerabili nei distretti di Sanghar e Mirpur Khas”, ha detto Cordula Wasser, responsabile del Dipartimento Asia di Malteser International.
Nelle scorse settimane, i volontari formati da Malteser International hanno collaborato alle operazioni di soccorso e all’evacuazione delle famiglie nella provincia del Sindh (regione di Karachi, nel sud-est del Pakistan) particolarmente colpita. Nel corso delle sessioni di formazione, i volontari hanno appreso ad allertare la popolazione nelle prime fasi dei disastri e ad accompagnare le persone in zone più elevate durante le inondazioni. Inoltre le squadre sono state munite di tende, teloni e kit per l’igiene in caso di emergenze.
Secondo il governo pachistano, le piogge monsoniche di quest’anno sono le più intense degli ultimi 30 anni. Sono un milione le case già distrutte o danneggiate. Un abitante su sette del Paese dell’Asia meridionale è stato colpito dalle inondazioni. Il governo pachistano ha lanciato un appello per l’assistenza internazionale.
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha sollecitato l’aiuto internazionale: “Questa crisi colossale richiede un’azione collettiva urgente per aiutare il governo e il popolo del Pakistan in questo momento di bisogno”.