Si teme che altre migliaia di persone siano costrette alla fuga dagli scontri
Il Malteser International, l’agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta, sta assicurando aiuti a quella che gli operatori umanitari temono possa essere la prima ondata di migliaia di sfollati in fuga dai combattimenti vicino a Mosul. Il 26 marzo circa 2000 persone sono arrivate nel villaggio di Makhmour, in territorio curdo, dopo aver trascorso giorni intrappolati fra le prime linee senza cibo né acqua nel tentativo di fuggire dai combattimenti. “La situazione umanitaria in questa zona è catastrofica,” ha affermato Lisa Hilleke, funzionario di collegamento del Malteser International a Erbil. “Per motivi di sicurezza, tutti gli sfollati vengono tenuti in un unico edificio con solo 19 bagni, e le persone dormono in spazi ristrettissimi. E’ un terreno fertile per il diffondersi di malattie.”
Dopo aver vissuto sotto il dominio DAESH per un anno e mezzo, molti degli sfollati si trovano in una condizione oltremodo difficile. Igiene scarsa, riserve idriche contaminate, mancanza di farmaci e vaccini, scarso acceso a cure mediche nella zona occupata da DAESH, hanno lasciato queste persone con un urgente bisogno di strutture adeguate e cure mediche. Il Malteser International ha fornito due camion di materiale igienico per migliorare le condizioni degli sfollati e arginare il rischio di malattie. In coordinamento con le organizzazioni umanitarie locali e gli organismi delle Nazioni Unite, un’unità medica mobile gestita dal Malteser International, in cooperazione con l’organizzazione partner locale TCCF, si recherà nel villaggio una volta alla settimana per fornire assistenza medica. “Occorre tuttavia trovare urgentemente una soluzione permanente,” ha sottolineato Hilleke.
Nel frattempo, si sta lavorando in previsione, temendo che gli sfollati arrivati a Makhmour la scorsa settimana siano soltanto i primi di molte altre migliaia. “Stiamo monitorando gli sviluppi a stretto contatto con i nostri partner locali e internazionali, e ci stiamo preparando ad assicurare ulteriori aiuti umanitari,” ha detto Hilleke. “La nostra priorità sarà assicurare servizi sanitari.”
Il Malteser International opera in Iraq dal 2004, sviluppando una serie di progetti nella Regione Autonoma del Kurdistan nel nord del paese. Sin dall’agosto 2014 la preoccupazione principale consiste nell’assicurare servizi sanitari e aiuti di emergenza a sfollati e rifugiati nella regione.
Il Malteser International lancia un appello urgente per la raccolta di fondi per assistere le persone colpite:
www.malteser-international.org