Il Grande Ospedaliere, Dominique de La Rochefoucauld-Montbel, ha compiuto una visita di tre giorni in Costa d’Avorio per siglare un accordo di cooperazione con il Paese dell’Africa occidentale, dove l’Ordine di Malta vanta una presenza di lungo corso, e per presenziare alla consacrazione della cappella dell’ospedale Saint Jean-Baptiste, gestito da Ordre de Malte France.
Il 19 settembre nella capitale Abidjan il Grande Ospedaliere è stato ricevuto dal Primo Ministro ivoriano, Amadou Gon Coulibay, al quale ha assicurato che “l’Ordine di Malta intende rafforzare la sua cooperazione e la sua presenza in Costa d’Avorio”, paese con il quale intrattiene relazioni diplomatiche dal 1972. Dominique de La Rochefoucauld-Montbel ha siglato con il ministro della Sanità e dell’Igiene pubblica, Aka Aouélé, un accordo che ha l’obiettivo di “facilitare e sviluppare le opere dell’Ordine nel Paese”, fra cui i numerosi ambulatori, e di portare avanti progetti come l’ospedale di Bodo, potenziando in particolare la formazione del personale locale. “L’ospedale non sono solo quattro mura – ha tenuto a sottolineare il Grande Ospedaliere – ma anche cure e compassione”.
Accompagnato dal presidente dell’Associazione francese, Thierry de Beaumont-Beynac, e dall’ambasciatore in Costa d’Avorio, Arnaud de Martin de Viviès, Dominique de La Rochefoucauld-Montbel ha partecipato alla consacrazione della cappella dell’ospedale Saint Jean-Baptiste, inaugurato nell’aprile del 2015 a Bodo, a nord di Abidjan.
Durante la cerimonia, cui hanno preso parte membri del governo ivoriano e ambasciatori dell’Ordine in diversi paesi africani, il Grande Ospedaliere ha ricordato che l’Ordine di Malta “rivolge sempre un’attenzione particolare verso tutto ciò che riguarda la dignità umana”, in particolare quella di malati e poveri.
Oggi la struttura dell’ospedale – la cui costruzione è stata finanziata dalla Compagnie Fruitière – presta assistenza sanitaria a un bacino di popolazione di circa 250mila persone nella regione di Agneby-Tiassa offrendo diversi servizi: medicina generale, chirurgia, ginecologia ostetrica, pediatria, oftalmologia, gastroenterologia. L’ospedale dispone anche di diverse ambulanze per assicurare i soccorsi sulla strada che porta ad Abidjan, teatro di frequenti incidenti.