Migliaia di messaggi di cordoglio, espressioni di tristezza e gratitudine, sono giunti al Gran Magistero fin dalle prime ore successive alla scomparsa del Gran Maestro, Fra’ Giacomo Dalla Torre, avvenuta il 29 aprile scorso a Roma.
Volontari dei corpi di soccorso, assistiti, capi di stato e di governo, medici, membri e cappellani dell’Ordine di Malta, tutti si sono uniti nel dolore per la perdita di “un zelante uomo di cultura e di fede”, come lo ha ricordato Papa Francesco e di un “fedele testimone degli ideali evangelici di carità e di concreta vicinanza ai più bisognosi”, nelle parole del presidente italiano, Sergio Mattarella.
“Volevo abbracciarvi tutti virtualmente per condividere con Voi la perdita del Gran Maestro uomo che ho avuto la grande fortuna di conoscere durante la mia permanenza da ricoverata – scrive una giovane paziente affetta da grave patologia presso l’Ospedale San Giovanni Battista di Roma. Tornando al reparto dopo una celebrazione, mi sono casualmente sentita condotta da un grande Signore con il loden verde… il viso sereno con i capelli bianchi, con i suoi baffi bianchi… era Lui! Il Gran Maestro… che con grande affetto mi accompagnava in ascensore e che mi avrebbe riportata al primo piano dell’ospedale dei Cavalieri di Malta. Grazie Gran Maestro”.
“Ricordo con gratitudine – scrive nel suo messaggio di cordoglio il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier – dell’intenso scambio personale che ho avuto con Fra’ Giacomo nel corso della sua recente visita in Germania. Le sue idee hanno contribuito a riflettere con sguardo nuovo sul ruolo delle donne nell’Ordine e a discutere di importanti questioni sul rito e sulla liturgia”. Anche il presidente austriaco, Alexander van der Bellen, ricorda “con piacere l’incontro e l’interessante dialogo con il Gran Maestro”, avvenuto nel 2017 a Palazzo Magistrale. Innumerevoli i capi di stato e di governo che hanno voluto testimoniare la loro tristezza, da re Felipe VI di Spagna, ai sovrani del Belgio, ai presidenti delle Repubbliche baltiche, di Bulgaria, Repubblica ceca, Slovacchia e Ungheria fino al presidente russo Vladimir Putin. I numerosi messaggi di stima, affetto e riconoscenza sono pervenuti in gran numero anche dal Medio Oriente, dai tanti paesi africani in cui opera l’Ordine, dalle Americhe, dall’Asia e dall’Oceania.
“La sua gentilezza, la sua bontà, questo, più di ogni altra cosa, lo contraddistingueva”, ricorda commosso un suo stretto collaboratore nel Gran Magistero. “Un uomo di rara sensibilità e umanità che aveva come priorità quella di aiutare i meno fortunati. Ricorderemo per sempre la sua dolcezza nell’avvicinarsi ai più bisognosi, il suo costante pensiero verso loro e verso chi li aiutava. È stato un onore conoscerlo ed un privilegio aver condiviso spesso servizi di volontariato assieme. Buon viaggio Fra’ Giacomo, che la terra ti sia lieve”, è l’ultimo saluto di alcuni volontari del Corpo di Soccorso italiano, con cui il Gran Maestro condivideva frequentemente la sua missione di Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum.
“Tutti noi siamo stati toccati dalla sua gentilezza, umiltà e dal suo genuino calore”, scrive André A. Morin, a nome dell’Associazione internazionale di Bioetica cattolica. “Il suo sorriso e la sua fraterna stretta di mano hanno infuso in me serenità e coraggio che conserverò nella mia vita come rara eredità”, ricorda nel suo messaggio mons. Tommaso Stenico, cappellano magistrale dell’Ordine di Malta. “Con grande rispetto e gratitudine, rivolgiamo il nostro ultimo saluto soprattutto a un grande amico per tanti lunghi anni!”, scrive Hans-Christoph Hohenbuehel, della Delegazione Bolzano-Alto Adige. A queste parole, si aggiungono anche le tante attestazioni di stima e affetto di tutti i Procuratori e presidenti delle Associazioni a nome dei membri dell’Ordine nei cinque continenti, oltre agli innumerevoli messaggi che hanno inondato i diversi social network.
“Le lacrime che rigano oggi i nostri volti – è l’invocazione di don Andrea Coldani, cappellano magistrale – si trasformino in preghiera per il cammino del nostro Ordine e in azione per continuare con sempre più incisiva dedizione il nostro servizio alla fede e alla carità!”.