In seguito all’alluvione che nei giorni scorsi ha colpito le regioni dell’Albania settentrionale, il Corpo di soccorso dell’Ordine di Malta in Albania (il Malteser Ndihmon ne Shqiperi) ha subito avviato assistenza medica con visite di specialisti, attrezzature sanitarie, servizio di ambulanze, sacchi a pelo e viveri: più di 200 persone, in gran parte Rom, sono stati assistiti in questi giorni, e tratti in salvo in una struttura dell’esercito nei pressi di Scutari.

Sempre su richiesta del Ministero della Sanità albanese si sta fornendo anche assistenza psicologica e sociale ad altre persone evacuate nella stessa area, circa 300 persone dai villaggi nei pressi dei fiumi Buna e Drin, così come da altri paesi rimasti isolati e che per ora sono raggiungibili solo sulle motovedette dell’esercito, a circa 45 minuti di navigazione.

Un Presidio medico avanzato del Corpo di soccorso è stato attivato nella zona ed è attivo 24 ore su 24, a disposizione della popolazione evacuata da Obot e Dajc in arrivo dalla strada che collega Scutari, Murican ed il posto di frontiera con il Montenegro.