Dopo tre settimane di lavori intensi, il Covid Hospital a Civitanova Marche – in provincia di Macerata – è stato ufficialmente consegnato oggi alla Regione Marche. È pronto ad accogliere i primi pazienti che necessitano di cure specifiche legate alla sintomatologia del coronavius. Con 84 posti letto – 42 di terapia intensiva e rianimazione e 42 posti di sub-intensiva – l’ospedale potrà accogliere pazienti Covid provenienti anche da altre regioni.
L’ospedale, il secondo allestito con il supporto logistico del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta dopo quello di Milano Fiera, si estende su oltre 5.400 metri quadrati e risponde ad una esigenza di supporto sanitario sul territorio espressa dalla Regione Marche all’inizio di aprile. Oltre trenta imprese, la maggior parte del territorio, hanno lavorato in contemporanea per permettere la realizzazione della struttura in tempi record. Molte le imprese che hanno donato apparecchiature o applicato costi più bassi per agevolare la realizzazione.
“Farsi trovare pronti ad una eventuale seconda ondata del Covid-19 allestendo per tempo delle strutture specializzate e con personale già formato è l’unica soluzione per fonteggiare il virus. Non è pensabile allestire un centro simile in una settimana, vorrebbe dire trovarsi nuovamente nelle stesse difficoltà del primo periodo che non sarebbero più accettabili” spiega Gerardo Solaro del Borgo, Presidente del Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. “Quando parliamo di Covid Hospital dobbiamo pensare ad un ospedale temporaneo realizzato per assistere al meglio il paziente e non ad una tenda da campo utile a tamponare solo la prima emergenza. Parliamo di strutture ponte che possono durare anche alcuni anni e che permettono di rivedere il piano sanitario. Nella nostra esperienza di prevenzione sanitaria, l’Ordine di Malta è chiamato ad allestire delle strutture che siano anche risposta di prevenzione”.
Per la realizzazione del Covid Hospital Marche, l’Ordine di Malta si è impegnato a trovare le somme per non gravare sulla pubblica amministrazione. Ad oggi sono stati raccolti oltre 8 milioni di euro grazie alla generosità di molti. Parte delle attrezzature mediche sono frutto di donazioni per le finalità sanitarie della popolazione della regione Marche. Tutti i posti letto sono dotati di doppia presa ossigeno, doppia presa vuoto e aria compressa medicale. L’ospedale è dotato di un laboratorio di diagnostica TAC, di una sala operatoria, di spogliatoi, servizi e depositi.
Presente alla cerimonia di passaggio di consegna dell’ospedale anche l’ambasciatore di Giordania in Italia e presso il Sovrano Ordine di Malta Fayiz F. Khouri. L’Ordine di Malta sta infatti lavorando con le autorità giordane alla possibile costruzione di un Covid hospital in Giordania. Proprio con le autorità sanitarie della Giordania si svolgerà il prossimo incontro online del progetto “Doctor to Doctor” ideato proprio per condivedere best practices nel campo medico per la gestione dell’emergenza causata dal Covid-19.
Prosegue l’impegno dell’Ordine di Malta nell’emergenza legata al Covid-19, sia in Italia che all’estero. Numerosi sono i progetti nati per sostenere i sistemi sanitari nazionali, così come i servizi di trasporto e assistenza per i pazienti. Il personale sanitario dell’Ordine di Malta gestisce presidi triage e servizi di sostegno psicologico a chi è in uno stato di sofferenza. Numerose le attività di distribuzione di beni di prima necessità e di medicinali svolti dai volontari dell’Ordine nei cinque continenti.