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Burkina Faso: assistenza immediata dopo le inondazioni

Burkina Faso: assistenza immediata dopo le inondazioni
11/09/2009

L’Ordine di Malta, allertato dal Ministero degli Affari sociali e da quello degli Esteri, è intervenuto immediatamente a seguito delle piogge torrenziali che si sono abbattute dall’inizio di settembre su Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, che hanno provocato decine di morti e lasciato 150mila persone senza casa. Un primo soccorso è stato attivato mettendo a disposizione l’ambulanza dell’Ordine presente permanentemente nella città: un servizio che ha permesso il trasporto immediato in ospedale di dieci feriti gravi, vittime di fratture aperte e traumi cranici.

Contemporaneamente un gruppo di infermiere dell’ospedale Saint-Jean de Malte è intervenuto nei quartieri più colpiti per fornire i primi soccorsi.

Per soddisfare la richiesta del Ministero di prendersi cura dei bambini, la squadra di soccorso e le ambulanze dell’Ordine di Malta dislocate a Bobo Dioulasso, sono state chiamate per intervenire in appoggio. In poche ore due veicoli, fra i quali un’ambulanza, varie attrezzature di soccorso e di logistica (quattro grandi tende, barelle, lettini, coperte) sono arrivate nella capitale.

La squadra ha costruito una tendopoli per circa 150 bambini e le loro madri. È stata attivata la distribuzione d’acqua e di viveri, e il camion per i trasporti dell’Ordine è stato trasformato in stazione di soccorso con un team di infermieri e soccorritori coaudivati da medici volontari del Burkina Faso.

Le operazioni di soccorso sono svolte in collaborazione tra Ordre de Malte France e il Malteser International, il Corpo di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta.

In collaborazione con l’arcivescovo Philippe Ouadraogo, nei prossimi giorni verranno organizzate la distribuzione di cibo, di coperte e la copertura delle necessità primarie. Per rafforzare la capacità degli alloggi di emergenza, Ordre de Malte France ha deciso di acquistare ed inviare due grandi tende di nove metri per sei. Approntati gli aiuti d’emergenza, ora la sfida è affrontare le necessità del post-catastrofe.