I Cavalieri di Malta
Cavalieri e dame, una missione di assistenza
Nell’undicesimo secolo i Cavalieri di Malta, all’epoca conosciuti come ‘Cavalieri Ospitalieri’, fondarono un ospedale a Gerusalemme per assistere i pellegrini di qualsiasi religione o provenienza. L’opera degli Ospitalieri diventò sempre più importante quando nel 1113 Papa Pasquale II riconobbe ufficialmente la comunità monastica come ordine religioso laicale. Il Papa indica nel Beato Gerardo il fondatore dell’Ordine, assistito da un gruppo di monaci – i ‘Professi’ – che costituiscono ancora oggi il cuore dell’Ordine di Malta.
Nel corso dei secoli il numero di membri provenienti da tutta Europa aumentò, contribuendo a rafforzare la presenza dell’Ordine nel periodo di permanenza a Rodi (1310-1522) e a Malta (1530-1798).
In passato i membri dell’Ordine di Malta appartenevano tradizionalmente all’aristocrazia, mentre oggi l’accento è sulla nobiltà di spirito e di comportamento. I 13.500 Cavalieri e Dame dell’Ordine di Malta rimangono fedeli ai suoi principi ispiratori, riassunti nel motto “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum”, alimentare, difendere e testimoniare la fede e servire i poveri e gli ammalati. Un impegno che si traduce in realtà in 120 paesi del mondo attraverso i suoi progetti umanitari e di assistenza sociale. I membri devono dimostrare dedizione a questi principi e vengono ammessi nei rispettivi paesi nei Priorati e nelle Associazioni nazionali dell’Ordine di Malta.
I tre ceti
Secondo la Carta Costituzionale, i membri dell’Ordine di Malta vengono divisi in tre ceti. I membri devono avere una condotta esemplare seguendo gli insegnamenti e i precetti della Chiesa cattolica e devono dedicarsi alle attività di assistenza dell’Ordine.
Al primo ceto appartengono i Cavalieri di Giustizia, ovvero Professi, e i Cappellani Conventuali Professi che devono emettere la Professione dei Voti di povertà, di castità e d’obbedienza, con lo scopo di perseguire la perfezione evangelica. Sono religiosi a tutti gli effetti, secondo i dettati del Diritto canonico. Non sono obbligati alla vita in comune.
I membri appartenenti al secondo ceto, in virtù della Promessa, si obbligano a vivere secondo i principi cristiani e secondo quelli relativi allo spirito dell’Ordine. Sono suddivisi in tre categorie:
– Cavalieri e Dame di Onore e Devozione in Obbedienza
– Cavalieri e Dame di Grazia e Devozione in Obbedienza
– Cavalieri e Dame di Grazia Magistrale in Obbedienza
Il terzo ceto è costituito dai membri laici che non emettono Voti religiosi, né Promessa, ma vivono secondo i principi della Chiesa e dell’Ordine. Sono suddivisi in sette categorie:
– Cavalieri e Dame di Onore e Devozione
– Cappellani Conventuali “ad honorem”
– Cavalieri e Dame di Grazia e Devozione
– Cappellani Magistrali
– Diaconi Magistrali
– Cavalieri e Dame di Grazia Magistrale
– Donati e Donate di Devozione
I contatti degli organismi presenti nei rispettivi paesi sono qui disponibili.