Precisazioni a seguito dell’articolo nella rubrica Settimo Cielo – L’Espresso
Il merito all’articolo “Cavalieri di Malta. Il mistero di quei 30 milioni di franchi svizzeri” pubblicato da Sandro Magister sul suo Blog Settimo cielo, il 23 marzo l’Ufficio comunicazioni del Gran Magistero precisa quanto segue.
Per revocare dalla carica un membro del governo dell’Ordine di Malta, è obbligatoria l’approvazione dei due terzi dei membri del governo stesso. L’articolo 169 del Codice dell’Ordine prevede infatti che: “La revoca per giusti motivi dalla carica di membro del Sovrano Consiglio è riservata al Gran Maestro, previo voto deliberativo del Sovrano Consiglio, con la maggioranza dei due terzi dei votanti, udito il parere della Consulta Giuridica”. Tale procedura non è mai stata adottata dal Gran Maestro. Questo è uno dei motivi per cui Albrecht Boeselager – ritenendo illegittima la richiesta – ha ritenuto di non dimettersi.
L’affermazione che Boeselager, prima come Grande Ospedaliere e poi come Gran Cancelliere, agì spesso all’insaputa del Gran Maestro non è vera. Dai verbali del Sovrano Consiglio risulta che argomenti come la donazione del Fondo Svizzero CPVG e il tema della distribuzione di profilattici in alcuni progetti dell’Ordine sono stati dibattuti alla presenza di Fra’ Matthew Festing nel 2013, 2014, 2015 e 2016. Tali questioni sono state affrontate anche in numerosi incontri e riunioni, sempre alla presenta dell’allora Gran Maestro. Non risponde al vero che il Gran Maestro abbia costituito una commissione interna per indagare su quel trust.
Non è vero che sia stata una indagine del Gran Maestro Festing a portare l’ordine di Malta a denunciare alla magistratura di Ginevra la fiduciaria del trust CPVG, ma una decisione presa dal precedente Gran Cancelliere Jean-Pierre Mazery nel 2013.
È inverosimile pensare che la nomina di Georg Boeselager – fratello del Gran Cancelliere – a membro del Consiglio di Sovrintendenza dello IOR possa essere in alcun modo collegata con quanto accaduto nell’Ordine di Malta.
In merito al presunto “conflitto d’interessi” di almeno tre membri della commissione nominata dalla Segreteria di Stato il 22 dicembre 2016, il Vaticano ha ribadito in data 17 gennaio “la Santa Sede conferma la sua fiducia nei cinque componenti del Gruppo costituito dal Santo Padre Francesco il 21 dicembre 2016, nominati allo scopo di informarLo sulla crisi dell’attuale Direzione centrale dell’Ordine, e rifiuta, in base alla documentazione in suo possesso, ogni tentativo di screditarne le figure e l’opera”.
La decisione di ritirare la denuncia nei confronti del trust CPVG di Ginevra è stata presa in piena consapevolezza dal governo dell’Ordine nel 2015. Nel gennaio del 2017, con l’accordo dell’allora Gran Maestro, una lettera al magistrato di Ginevra che si occupava della vicenda, ribadiva l’intenzione dell’Ordine di raggiungere un accordo con il trust CPVG.
È importante sottolineare infine che le donazioni provenienti dal trust saranno usate in numerosi paesi del mondo nei progetti umanitari, medici e sociali dell’Ordine di Malta in particolare per portare sollievo alle persone colpite da guerre e disordini in Medio Oriente, alle popolazioni che soffrono la fame in Africa e alle comunità colpite da calamità naturali.