Nella Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, l’Ordine di Malta lancia appello per aumentare sforzi congiunti
Roma, 27 luglio 2018 – Nella Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, il prossimo 30 luglio 2018, il Sovrano Ordine di Malta fa appello ai governi e alla società civile- comprese le imprese- per adottare misure per prevenire e porre fine alla tratta di esseri umani, proteggendo e assistendo vittime e sopravvissuti. La tratta di esseri umani è una tragica forma di schiavitù contemporanea, che costituisce un crimine e una seria minaccia alla dignità umana e all’integrità fisica.
“L’Ordine di Malta vuole sottolineare la necessità di rafforzare le sinergie, le partnership e le alleanze tra le diverse agenzie delle Nazioni Unite, organizzazioni regionali, organizzazioni non governative locali e internazionali e società civile, comprese le organizzazioni religiose” afferma Albrecht Boeselager, Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta. “Queste misure sono disperatamente necessarie per prevenire le violazioni, proteggere le vittime, perseguire i responsabili, condividere ricerche ed esperienze, mettere in evidenza le buone pratiche, sensibilizzare e impegnarsi in modo proattivo con le organizzazioni regionali e sub-regionali”.
Adempiendo alla sua missione di assistere i più deboli, il Sovrano Ordine di Malta sta intensificando i suoi sforzi contro la tratta di esseri umani attraverso i servizi sociali e l’azione umanitaria condotta dalle sue Associazioni nazionali e dalla sua agenzia di soccorso mondiale “Malteser International”, nonché attraverso la sua rete diplomatica e in particolare i suoi due ambasciatori incaricati di combattere la tratta. Con sede a Ginevra e a Lagos, Michel Veuthey – Ambasciatore per monitorare e combattere la tratta di persone – e Romain de Villeneuve – Ambasciatore at –large per l’Africa – stanno lavorando per rafforzare l’impegno dell’Ordine di Malta attraverso progetti diplomatici e locali.
L’Ordine di Malta sottolinea anche l’importanza di affrontare la schiavitù moderna nelle catene di approvvigionamento. “Porre l’attenzione sulla domanda di lavoro in schiavitù è assolutamente necessario”, osserva l’ambasciatore Michel Veuthey. Le etichette con la scritta “free-slave” dovrebbero essere introdotte per beni e servizi. La schiavitù moderna esiste nelle catene di approvvigionamento in tutte le regioni. Con una cifra stimata di 150 miliardi di dollari di profitti illeciti all’anno, è una delle maggiori sfide dell’attuale economia globale e, a meno che non si possano realizzare reali progressi, gli obiettivi delle filiere sostenibili e dello sviluppo sostenibile resteranno inattuabili”.
L’Ordine di Malta ricorda le parole di Sua Santità Papa Francesco, che più volte ha denunciato questo flagello moderno, facendo un appello all’azione: “Di fronte a questa realtà tragica, nessuno può lavarsi le mani se non vuole essere, in qualche modo, complice di questo crimine contro l’umanità. Questo lavoro immenso, che richiede coraggio, pazienza e perseveranza, ha bisogno di uno sforzo comune e globale da parte dei diversi attori che compongono la società”(Papa Francesco ai partecipanti al 2 ° Forum Internazionale sulla schiavitù moderna, maggio 2018).
L’Ordine di Malta lavora con la Santa Sede, gli stati, le organizzazioni internazionali e le organizzazioni locali religiose, sostenendo ad esempio Bakhita Villa, un rifugio per i sopravvissuti a Lagos, in Nigeria, gestito da Suor Patricia Ebegbulem delle Suore di Saint Louis.