Migranti e rifugiati: a Roma l’incontro tra i responsabili europei dei progetti dell’Ordine di Malta
Roma 12 aprile 2018 – Discutere delle sfide principali e delle best practices alla luce di interventi di lungo corso indirizzati a migranti e rifugiati. Questo l’obiettivo della riunione che si è svolta ieri e stamani, nella Villa Magistrale, tra i responsabili operativi dei progetti dell’Ordine di Malta di Italia, Francia, Germania, Austria, Repubblica Ceca e Ungheria. Ogni rappresentante ha portato l’esperienza della propria associazione o entità – tra questi anche il Malteser International, l’agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta – nella gestione dei progetti di soccorso, accoglienza e integrazione dei migranti.
Per l’Italia è stato sottolineato il contributo fondamentale fornito dalle squadre mediche del Corpo Italiano di Soccorso, imbarcate sulle navi delle autorità italiane: dieci anni di intensa attività nel Mar Mediterraneo che hanno permesso di assistere decine di migliaia di migranti, quasi 1.400 nei soli primi tre mesi di quest’anno.
L’Ordine di Malta in Germania – con Malteser Werke, impegnato nel campo dell’assistenza ai migranti dal 1989 – ha illustrato il suo articolato piano di accoglienza e integrazione che prevede corsi di avvicinamento alla lingua e cultura tedesca, sostegno psico-sociale, indirizzamento nel mondo del lavoro, e percorsi specifici per persone con disabilità e per le vittime di traffico umano. Presente anche la Francia specializzata nell’assistenza legale per minoranze religiose in fuga da persecuzioni e per persone immigrate trattenute in strutture di detenzione. Una importante attività di assistenza che nel 2017 ha aiutato 6.300 migranti e rifugiati.
A completare il quadro europeo di un impegno comune, l’Austria, La Repubblica Ceca e l’Ungheria che specialmente durante la cosiddetta rotta balcanica, nel 2016, hanno intensificato le loro attività di soccorso e assistenza ai migranti dispiegando volontari lungo il percorso principale attraverso l’Europa dell’est per dare aiuto e offrire riparo, cibo e assistenza medica.
Nella due giorni si è discusso delle cause del movimento di massa delle persone che è destinato ad aumentare con la crescita demografica nell’emisfero meridionale, il protrarsi di guerre e i cambiamenti climatici. Fattore, quest’ultimo, spesso sottovaluto e che, come ha ricordato il Gran Cancelliere Albrecht Boeselager: “se non affrontato in maniera seria dalla comunità internazionale causerà un sempre più consistente aumento nel numero di migranti”.
Proprio siccità, smottamenti e frane, sono tra le sfide principali che gli operatori del Malteser International affrontano quotidianamente nel gestire calamità naturali ed emergenze umanitarie. L’agenzia di soccorso internazionale ha all’attivo circa 100 progetti in oltre 20 paesi.